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Addio a Papa Francesco: studente della lingua italiana

Oggi la Chiesa Cattolica piange la scomparsa di Papa Francesco, una figura che ha segnato profondamente i credenti negli ultimi decenni. Tra gli aspetti della sua vita che possono ispirare, oltere a quello religioso, c’è anche il suo profondo legame con la lingua italiana, un legame che può toccare il cuore di chi oggi da straniero vive in Italia e deve imparare l’italiano.

Papa Francesco

Papa Francesco, nato Jorge Mario Bergoglio a Buenos Aires nel 1936, era di origini italiane, infatti proveniva da una famiglia italiana emigrata in Argentina. Fin da bambino, sentiva parlare un misto di dialetto piemontese e italiano, ma è stato nel percorso della sua formazione religiosa che ha cominciato a studiare l’italiano in modo più accurato.Molto prima di trasferirsi in Italia nel 2013, in seguito alla sua elezione a Papa, Francesco usava già l’italiano per comunicare nei suoi viaggi e incontri religiosi internazionali.

Il suo approccio semplice e diretto alla lingua rifletteva il suo carattere umile e aperto, qualità che lo hanno reso vicino a milioni di persone.Il suo modo di parlare italiano era chiaro, lento e pieno di empatia: un esempio perfetto per chi pratica la lingua tutti i giorni anche attraverso la preghiera. Le sue omelie, i discorsi ufficiali ma anche i dialoghi informali sono stati, negli anni una risorsa preziosa anche per molti dei nostri studenti di italiano, che cercavano esempi autentici di uso della lingua parlata.

Oggi, mentre gli rivolgiamo il nostro addio con gratitudine, ricordiamo Papa Francesco anche come modello per chi impara una seconda lingua, tessendo con le parole ponti di comprensione e speranza. 
 
Buon viaggio, Papa Francesco.
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